Il percorso dei sensi - Capracotta
Tour proposto in collaborazione con l'Associazione "Molise for all"



Prenota il tuo tour
Dettagli
Giardino della Flora appenninica
Tra le cime più alte dell’Appennino, Capracotta è un’importante località sciistica che fa parte della Comunità Montana dell’Alto Molise.
La distruzione causata dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale non ha cancellato tutte le tracce della storia del borgo di Capracotta. La chiesa parrocchiale dell’Assunta risale al 1673 e conserva al suo interno numerosi dipinti degni di nota, si trova sulla parte più alta del paese, nel rione Terra Vecchia. Quella di Santa Maria di Loreto venne costruita dai pastori capracottesi per affidare le loro famiglie alla protezione della Madonna durante il periodo della loro assenza durante la transumanza.
Fuori dal paese, dirigendosi verso Monte Capraro, si trova il Santuario della Madonna di Loreto, esistente già dal 1622, aveva 8 sacerdoti, possedeva molti feudi, nel 1950 dopo i danni della guerra è stata ricostruita, seguendo lo stile neoromanico e neogotico, è sede di una confraternita che organizza ogni 3 anni a ciclo una processione di cavalli bardati. Nella stagione di transumanza, da questa chiesa partivano gli armenti. La chiesa è semplice, con la facciata neoromanica, l’oculo centrale del rosone, e il portale ad arco ogivale strombato in pietra bianca, l’interno è a navata unica semplice, che mostra ancora le reminiscenze barocche, soprattutto per l’altare in legno, con la statua della Madonna col Bambino.
Poco fuori dal borgo è possibile ammirare il Palazzo Baronale fatto costruire nel XVI dai signori d’Ebulo. Il Palazzo fu realizzato fuori dalle mura cittadine dell’epoca, in un periodo di grande espansione economica, demografica ed urbanistica di Capracotta.
Nel piano seminterrato del Palazzo Baronale, sede del Comune di Capracotta, nell’agosto del 2010 è stato inaugurato il Museo della Civiltà Contadina e dei Vecchi Mestieri di Capracotta. I locali completamente ristrutturati accolgono così oggetti che i capracottesi hanno voluto donare e lasciare alle generazioni future. Grazie all’intervento del fotografo Saverio Petrocelli sono stati realizzati dei viaggi virtuali nel Museo Comunale di Capracotta per dare la possibilità a chiunque di poterlo visitare a qualunque ora e da qualunque parte del mondo.
Da visitare il Giardino della Flora Appenninica, un orto botanico ad alta quota dove è possibile ammirare numerosissime specie di fiori e piante locali. L’elevata ricchezza di specie vegetali è dovuta alla presenza di diversi habitat, alcuni dei quali del tutto naturali come la faggeta, i cespuglieti, le praterie, le paludi, le rupi, e altri, invece, ottenuti ottimizzando le caratteristiche morfologiche del territorio, come ad esempio la roccaglia e lo stagno. Il Giardino è così un’occasione unica per poter visitare in modo accessibile gli ambienti tipici del piano montano ed alto montano dell’Appennino centro-meridionale. Importanti e allo stesso tempo affascinanti i terrazzi dedicati alle piante officinali e alle varietà orticole autoctone, dei veri e propri laboratori di ricerca sugli usi e consuetudini tradizionali legati al mondo vegetale.
Il Giardino nella gestione degli spazi segue i principi della progettazione inclusiva. Grazie ad un finanziamento del Ministero dell’Istruzione dell’Universitaria e della Ricerca, è stato realizzato il Percorso dei Sensi, dedicato a ipovedenti e non vedenti, adattando il percorso per disabili motori già presente. Il progetto ha previsto la realizzazione di 4 aiuole con piante aromatiche corredate di pannelli descrittivi in braille poste sul percorso, e l’istallazione di 4 pannelli informativi visivo tattili, dotati di QR code e sensori di prossimità NFC. È visitabile non solo a persone con disabilità sensoriale e motoria, ma anche a mamme con passeggino, anziani e/o persone con difficoltà motorie temporanee.